Dopo il pareggio “beffa” di Adria, la squadra gialloceleste torna a giocare al “Dal Molin”: domenica pomeriggio alle 14.30 arrivano i trentini, battuti all’andata per 2-1. Out per squalifica Fracaro, Spaltro, Ferri e Bigolin
ARZIGNANO (VI) – E’ rimasto un rammarico enorme in casa Arzignano Valchiampo. Sì, è inutile girarci attorno, brucia ancora parecchio quel “maledetto” rigore in extremis che ha impedito ai giallocelesti di portarsi a casa una meritata vittoria sul campo della capolista Adriese che, inutile nasconderlo, avrebbe potuto riaprire diversi discorsi. Ma non è il momento di guardarsi indietro, adesso c’è da pensare ad una partita alla volta, cercando di arrivare in fondo con più punti possibili: l’Arzignano visto ad Adria ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno.
Si torna a giocare al “Dal Molin”: domenica alle 14.30 sarà il rinvigorito Levico Terme l’avversario di turno dei giallocelesti. I valsuganotti sono davvero una brutta gatta da pelare in questo momento, perché sono reduci da una sonante vittoria casalinga per 4-1 contro la Clodiense, ed in precedenza hanno pareggiato sul difficile campo del Sandonà e perso solomente di misura ad Adria. I giallocelesti di Di Donato sono reduci invece dal comunque prestigioso pari di Adria, e sono in serie positiva da quattro partite. Il bilancio casalingo di questa stagione non è però esaltante come quello esterno, e parla di quattro vittorie, tre pareggi e purtroppo tre sconfitte. All’andata, in Valsugana, finì con un successo in extremis dell’Arzignano per 2-1. Sarà un Arzignano fortemente rimaneggiato quello che scenderà in campo contro il Levico Terme, a causa di infortuni e squalifiche che portano Di Donato a doversi di fatto reinventare l’intera difesa.
INTERVISTA MISTER DANIELE DI DONATO
Mister, nell’ultima partita avete giocato il big match sul campo dell’Adriese pareggiando per 2-2. Che valutazioni ti senti di fare del risultato, e della prestazione della squadra?
“Abbiamo giocato la migliore partita della nostra stagione, dimostrando di essere una squadra molto forte. La prestazione è stata davvero importante. Peccato per quei due soli errori che abbiamo commesso, perché come sempre ci hanno pregiudicato il risultato finale. In ogni caso andare sul campo dell’Adriese e fare praticamente sempre la partita è dimostrazione di forza e qualità”.
Come valuti l’episodio del rigore nel finale?
“Il rigore alla fine ci poteva anche stare, il problema è che non dovevamo proprio arrivare a quella situazione… Abbiamo sbagliato noi a leggere quella situazione, e ci è costata davvero cara. Purtroppo per quanto visto in campo sono due punti persi, nonostante fossimo sul campo della capolista”.
Rimane più grande il rammarico per non aver portato a casa una vittoria che pareva davvero alla portata per quanto visto in campo, o la soddisfazione per essersela giocata alla pari, se non meglio, della prima della classe?
“Noi non siamo inferiori a nessuno. Sapevamo che saremmo andati ad Adria a giocarci la partita alla pari, consci della nostra forza. Non mi sento sicuramente inferiore all’Adriese, anzi. Il rammarico è tanto, perché dopo una prestazione del genere devi portare a casa i tre punti, anche perché ci avrebbe permesso di accorciare la classifica in maniera davvero significativa e instillare qualche insicurezza in chi ci precede. Ma non dobbiamo buttarci giù, perché il campionato è ancora lunghissimo, e possiamo davvero giocarcela con tutti senza aver paura di nessuno, in casa o fuori non fa a differenza. A maggio tireremo le somme”.
Nella prossima partita tornerete a giocare in casa contro il Levico Terme. Che partita dobbiamo aspettarci? Che caratteristiche dell’avversario dovrete tenere sotto maggiore attenzione?
“Il Levico è una squadra che all’andata mi ha colpito moltissimo! Si tratta di un avversario da prendere debitamente con le molle. Poi noi a prestazioni importanti spesso alterniamo purtroppo prove sottotono: per questo dobbiamo affrontare la sfida col Levico col massimo della grinta, contro un avversario rinvigorito ed agguerrito”.
Contro i trentini ci saranno pure molte defezioni post Adria… In quanti dovranno stare fuori?
“Per prima cosa dovremo vedere se riusciremo a recuperare almeno Valenti, un giocatore per noi fondamentale che purtroppo ad Adria non è stato della gara. Poi dovremo fare i conti con le squalifiche di capitan Fracaro, e di Spaltro, Ferri e Bigolin dietro: insomma, dovremo inventarci tutta la difesa”.
Nicola Ciatti
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